Como, Casa del Fascio.
[per gentile segnalazione]
Progettare, partecipare, crescere
Il sindaco di Como Stefano Bruni dice addio alla conferenza stampa del martedì. Niente più incontro settimanale con i giornalisti. La notizia, pubblicata oggi su La Provincia (sabato 28 novembre 2010) è stata anche confermata dall’ufficio stampa di Palazzo Cernezzi. Dunque, a malincuore dobbiamo avvertire i nostri affezionati amici che la rubrica “Parla il Sindaco” non potrà più essere aggiornata tutte le settimane. Peccato! Proprio adesso che avevamo cominciato a seguirla anche in diretta!
Per quale ragione il sindaco ha deciso di sopprimere l’incontro del martedì con la stampa? Dall’articolo di Giorgio Bardaglio, caposervizio del settore Cronache Como de La Provincia, si capisce che Bruni se la sarebbe presa a morte con i giornalisti della carta stampata perché riportando le sue parole, con le quali ha invitato i cittadini a non uscire di casa in caso di neve, gli hanno messo contro la città. Bruni ha anche detto che la neve si scioglie da sola e quindi spendere un milione di euro è uno spreco, praticamente soldi buttati nel lago. Ovviamente tutti questi concetti sono stati espressi dal sindaco all’interno di un discorso molto più ampio, fatto di tanti altri pensieri e ragionamenti. L’intero discorso di Bruni sulla neve è disponibile sul nostro sito (guarda il video). Nella redazione de La Provincia questo lo sanno bene. Sanno bene che su QuiComo.it si trovano le immagini video di tutti gli incontri di Bruni con i giornalisti.
Non intendiamo ora disquisire sul fatto se sia giusto o meno estrapolare dichiarazioni da un discorso lungo e complesso (è innegabile che la carta stampata subisca le limitazioni imposte da esigenze di misura e impaginazione che un video di solito su internet non ha). Non intendiamo nemmeno commentare, né dare ragione al sindaco o ai giornalisti che hanno riportato le sue dichiarazioni. Chi ci segue sa bene che noi non interveniamo mai per commentare le notizie. Cerchiamo di essere distaccati e di non schierarci. Per questo i nostri video delle conferenze di Bruni raramente sono tagliati. Ci sono tuttavia risvolti in questa vicenda che ci costringono a esprimere alcune considerazioni e critiche. E qui arriviamo al cuore del discorso.
Nel sopra citato articolo di Bardaglio sul primo cittadino e le sue affermazioni sulla neve, si legge testualmente:Link permanente: http://www.quicomo.it/11/27/citare-la-fonte-di-un-video-una-questione-di-correttezza.html
Siamo andati a rivedere il filmato originale. In effetti non ha detto “Un milione di euro per spalare la neve è uno spreco” come i nostri educati cronisti hanno trascritto. In effetti le sue parole testuali sono state altre. Per la precisione queste: “Un milione di euro per la neve è una cagata”. Pazzesca.
Viene menzionata l’esistenza di un video originale in cui il sindaco parla della neve. Eppure non viene detto dove si possa vedere tale video. Non viene detto che il video è stato visto su QuiComo. Ci domandiamo il perché? Citando la fonte del video non si dà forse un bel servizio e un esempio di correttezza ai propri lettori? Di contro, non citando la fonte non si manca un po’ di rispetto e correttezza nei confronti dei colleghi (pur concorrenti) che quel video lo hanno realizzato? In fondo il filmato dà modo a tutti di verificare le parole del sindaco e giudicarle di persona. Perché, quindi, non citare QuiComo?
E’ stato leggendo l’articolo su Bruni, la neve e le conferenze soppresse che ci è venuto in mente un precedente caso analogo (in realtà ce ne sarebbe un terzo, ma sorvoliamo). L’8 novembre si è discussa la mozione di sfiducia al sindaco. In quell’occasione il consigliere Alessandro Rapinese si è fatto notare per un durissimo intervento in cui ha attaccato, con espressioni al limite dell’insulto e dell’illazione, il sindaco e diversi consiglieri della maggioranza. Anche in quel caso l’unico documento video disponibile era il nostro. Due giorni dopo ecco che vediamo pubblicato su La Provincia un articolo, sempre a firma di Giorgio Bardaglio, in cui si legge:
Visto che ieri tutti ne parlavano, ci siamo guardati minuto per minuto il video dell’intervento di Rapinese, pietra dello scandalo in un consiglio comunale annunciato come scoppiettante e che se non c’era lui sarebbe passato agli archivi nel più grigio anonimato. Essere spettatori di un avvenimento non è però come viverlo e lo abbiamo notato nella differenza di giudizio che abbiamo dato noi, di quell’intervento, rispetto a quello dei colleghi che invece erano lì di persona…
Insomma, per due volte nel giro di due settimane (su due notizie differenti) è stata menzionata l’esistenza di video senza dare indicazioni su dove poterli guardare, ben sapendo che i video in questione erano (e tuttora sono) pubblici, su QuiComo.it. Coincidenza o svista voluta?
Abbiamo la nostra opinione al riguardo, ma come al solito la vogliamo tenere per noi. Qui abbiamo espresso i fatti, nient’altro. Speriamo che la prossima volta, se ci sarà occasione, La Provincia (così come altri giornali che volessero “utilizzare” i nostri video) abbia l’accortezza di citarci. Sarebbe per noi davvero un bellissimo riconoscimento per il lavoro che stiamo svolgendo e per il servizio che crediamo di stare offrendo. I nostri video sono pubblici e gratuiti, per i lettori come per i giornalisti delle altre testate. Non chiediamo nulla in cambio se non di vedere riconosciuti i nostri sforzi. Quando abbiamo pubblicato il video della protesta contro Dell’Utri in piazza Cavour ci hanno citato per nome e cognome tutti i maggiori telegiornali italiani; ci hanno menzionato importanti quotidiani come il Corriere della Sera, l’Unità e il Fatto Quotidiano; perfino lo spagnolo El Pais è stato in grado di scrivere sul suo sito “QuiComo.it”. Se lo hanno fatto loro non vediamo quali difficoltà possano avere gli organi di informazione locale a fare altrettanto. In fondo è solo una questione di rispetto. Rispetto e correttezza.
Orari
Per protesta verso alcuni aspetti penalizzanti della Riforma Gelmini e per protesta contro il
trattamento iniquo e punitivo riservato alla docenza Universitaria nella Manovra Finanziaria, il Consiglio di Facoltà di Scienze - Como all'unanimità ha deliberato il rinvio di due settimane dell'inizio delle lezioni al giorno 18.10.2010.
Salvo gli studenti iscritti ed i loro genitori ( a proposito dopo le note vicende , quantI sono i nuovi studenti che stanno ancora scommettendo sull'Università di Como?) quanti comaschi se ne sono accorti?
Intanto oggi il CORRIERE DELLA SERA ci dice che la riforma della Gelmini potrebbe saltare....
[...] ha dovuto interrompere la presentazione dei Diari del duce, già contestati dai critici che non li ritengono originali. L'associazione partigiani, i comunisti, ma anche alcune signore di una certa età, sono insorte. «Mafioso. Ti devi vergognare. Uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui». E via. I cori sempre più alti hanno impedito al senatore di continuare a parlare.Leggeremo nei prossimi giorni le ponderate parole degli opinionisti e assisteremo allo stracciar di vesti di qualcuno. Sarà l'occasione per riflettere a mente fredda, su quanto avvenuto. Allo stato, tuttavia, i fatti sono questi: c'era un signore condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa che voleva parlare dei Diari del Mussolini. Non é riuscito a farlo. Per ora può bastare.
COMO - Il consiglio comunale di Como ha messo la prima pietra virtuale per la costituzione del "Parco locale di interesse sovracomunale nell'area della valle del torrente Cosia". Primo passo perché adesso bisognerà bussare agli altri comuni, cioè ad Albavilla, Albese e Tavernerio per fare in modo che approvino una delibera analoga e che poi si avvii la procedura. L'idea è del Pd che ha presentato la delibera con come primo firmatario il capogruppo Luca Gaffuri. La delibera approvata di fatto avvia le procedure e da atto che «in fasi successive saranno assunti le formali determinazioni e gli adeguati procedimenti che conducano all'istituzione, al mantenimento e alla gestione del parco locale di interesse sovracomunale e al conseguente riconoscimento da parte della Provincia di Como e della Regione Lombardia».
Il recupero della valle del Cosia è partito dalla via del tram, 1970 metri di percorso pianeggiante nei boschi tra Camnago e Solzago, dove fino agli anni '50 passava il tram per Erba, che non ce la faceva ad affrontare la strada troppo ripida. Il primo risultato è stato, nel 2002, la ricostruzione del ponte dei bottini, che passa sopra l'omonima cascata del torrente di Ponzate. La Città Possibile è da anni impegnata in attività di valorizzazione della zona e in iniziative di sensibilizzazione proprio per chiedere che diventasse un parco a tutti gli effetti. Un parco di 187 ettari di verde, 11 chilometri di sentieri e 8 di corsi d'acqua.
Il tutto a poche centinaia di metri in linea d'aria da piazza Duomo. E poi, la pendenza del 4 per cento che caratterizza il percorso principale, la «Passeggiata voltiana» da Camnago Volta a Solzago, lo rende accessibile anche ai disabili. Tra i gioielli che si incontrano lungo il percorso c'è anche l'ultimo mulino di Como, in via Navedano.
La Città Possibile è un'associazione che opera per nuove politiche degli spazi urbani e promuove la cittadinanza attiva attraverso interventi di progettazione partecipata. Nata a Torino, è presente a Como e a Udine, oltre che a Torino stessa. Questo blog è un'appendice del sito di Como, che a sua volta contiene molti - ma non tutti - dei materiali prodotti dall'associazione. Trovate maggiori informazioni su www.cittapossibilecomo.org. Per contattare La Città Possibile, visitate la pagina Contatto.