domenica 31 dicembre 2006

Elezioni e smog

Quando l’aria può definirsi inquinata? Accertata la dannosità per la salute umana dei particolati fine ed ultrafine (PM10 e PM2,5), ossia delle polveri in grado di penetrare profondamente nel tratto respiratorio e qui rilasciare sostanze inquinanti, l’Unione Europea ha individuato nel livello di concentrazione di polveri sospese un criterio ragionevole per poter rispondere alla domanda, fissando i limiti massimi in 50 micron/m³ giornalieri e 35 superamenti consentiti in un anno. Se questi sono i criteri, con 122 giorni oltre i valori nel 2005 e 107 nel 2006, Como non gode di buona salute, non lontana dai 151 e 143 di Milano. Varrebbe la pena chiedere ai responsabili del Centro di Medicina Pneumotoracica cosa significhi tutto ciò in termini di patologie e di costi sociali, sia in termini di assistenza sanitaria sia di diminuzione di ore lavorate. L’aria di Como è quindi dannosa per la salute un giorno su tre . La circostanza dovrebbe impensierire insieme cittadini e amministratori locali: i secondi - impegnati a darsi i voti in vista delle prossime elezioni amministrative - si potrebbero, infatti, trovare a respirare l’aria, forse più sana ma certamente meno piacevole, delle aule dei tribunali, visto che in circostanze ambientali analoghe la Procura della Repubblica di Firenze ha appena contestato ai sindaci di Firenze e dei comuni limitrofi, al presidente della Regione Toscana e agli assessori competenti il reato di omissione di atti d’ufficio, per non aver voluto impedire il superamento dei limiti annuali di legge della concentrazione delle polveri fini nei territori di rispettiva competenza. Il Comune di Como, per bocca dell’assessore alla Mobilità, si difende accusando l’Unione Europea di fissare limiti non realistici. C’è da chiedersi cosa dirà lo stesso assessore il primo febbraio 2010, quando l’Ue abbasserà drasticamente i livelli, da 40 a 20 micron/m³ i valori massimi giornalieri e da 35 a 7 i giorni di superi consentiti in un anno. Curiosamente, sempre nel 2010 andranno a regime la gran parte degli insediamenti edilizi approvati in questi anni in ossequio al principio, tutto lombardo, della deroga urbanistica, mentre il piano della mobilità giace da anni nei cassetti del Comune. Esercizio sterile sarebbe, oggi, rileggere il programma elettorale 2002/2007 della coalizione che ha governato per questi 5 anni. Più utile sarebbe chiedere agli amministratori uscenti di dar conto delle promesse fatte e dei risultati ottenuti, e a chi si candiderà di indicare percorsi e metodologie per riportare la qualità della vita ad un livello decente. Le primarie del centrosinistra possono essere un interessante banco di prova: a condizione che si esca dalle logiche delle reciproche esclusioni e si scenda nelle mille, umanissime, problematiche della quotidianità cittadina.

Pubblicato su La Provincia del 30 dicembre 2006

giovedì 28 dicembre 2006

Smog: aria più respirabile a Como!

Lo smog a Como migliora. Se nel 2005 abbiamo avuto 122 giorni con valori di polveri sottili (PM10) superiori ai limiti massimi fissati in sede europea, nel 2006 male che vada arriveremo a 108 giorni, ossia l'11% in meno. La città, sentitamente, ringrazia. Per approfondire:

Stampa locale:
Risorse:

Primarie [elezioni]

Elezioni primarie [definizione]
Le elezioni primarie sono una competizione elettorale attraverso cui gli elettori o i milanti di un partito politico decidono chi sarà il candidato di un partito o di uno schieramento politico per una successiva competizione elettorale.
Elezioni primarie [in Italia]

In Italia le elezioni primarie non sono previste o regolamentate per legge, come avviene negli USA. Il primo caso di elezioni primarie di rilievo nazionale si è avuto il 16 ottobre 2005, allo scopo di scegliere il candidato Presidente del Consiglio dei Ministri della coalizione di centrosinistra, L'Unione per le elezioni politiche tenutesi nella primavera del 2006. L'esordio italiano delle primarie ha visto la partecipazione di più di 4 milioni di persone e la vittoria (con circa il 74% dei consensi) di Romano Prodi fra i sette candidati disponibili, prevalendo su quattro segretari di partito e due esponenti indipendenti. Clemente Mastella ha affermato che si è sopravvalutato il numero dei partecipanti. Il sistema di voto usato è stato quello di "una testa un voto" a scrutinio segreto. Potevano partecipare alle primarie anche gli stranieri residenti in Italia e le persone che compivano i 18 anni entro la data delle elezioni politiche, il 13 maggio. In precedenza si erano già tenute delle Elezioni Primarie per decidere il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del 2005 in Puglia, tra Francesco Boccia e Nichi Vendola, con la vittoria di quest'ultimo, che vinse poi anche le elezioni, diventando Presidente della Regione. Più tardi l'esperimento delle Primarie fu ripetuto dal centrosinistra in vista delle elezioni amministrative italiane 2006: per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, sconfisse Ferdinando Latteri, rettore dell'Università di Catania; anche a Milano il candidato Sindaco per l'Unione fu scelto con il metodo delle primarie e l'ex questore Bruno Ferrante prevalse sul Premio Nobel Dario Fo. In italia questo tipo di elezioni non ha alcun valore legale, anche se molti esponenti politici, considerandolo un modo diretto di partecipazione dei cittadini, ritengono necessario estenderne il più possibile l'utilizzo. Tuttavia, in Toscana esiste una legge, la cosiddetta "legge 70", che consente formalmente ai partiti di tenere elezioni primarie per la scelta dei candidati in ambito regionale. Gli unici ad avere usufruito di questo strumento sono stati finora i Democratici di Sinistra, in occasione delle elezioni regionali tenutesi in Toscana nel 2005.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_primarie
 
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